Quando la pensione non può essere pignorata

Quando la pensione non può essere pignorata?

Pignoramento della pensione: quali sono i limiti e come evitarlo

Quello del pignoramento della pensione è, ormai, uno degli argomenti più discussi e sul quale c’è ancora poca chiarezza. Esso rappresenta, ad oggi, uno dei quesiti che maggiormente tormenta la serenità degli anziani di tutto il paese. La pensione, a meno che non venga concessa in caso di patologie gravi o invalidanti, è una prestazione economica erogata mensilmente dall’Inps per le persone che hanno raggiunto un’età che non gli permette più di continuare a lavorare. Questa varia a seconda della tipologia di lavoro che si è svolto nel corso della vita, ma soprattutto in relazione agli anni di servizio. È da essa che, in caso vi siano accumulati dei debiti, i soldi vengono decurtati al fine di estinguerli. Questo processo prende il nome di pignoramento e viene attuato in quei casi in cui creditore richiede di trattenere per un periodo prestabilito parte della somma erogata al pensionato affinché venga saldato il debito di quest’ultimo. È bene sapere, però, che vi sono dei limiti entro i quali non ci si può spingere oltre quando si tratta di pignoramento. La giusta informazione a riguardo farà in modo, semmai ci si dovesse trovare nella situazione, di non essere impreparati. Vediamo insieme, dunque, quali sono e come evitare di vedersi togliere, ogni mese, una quantità più o meno cospicua di soldi.

Quando può essere pignorata la pensione? Quando invece no?

Per legge, la pensione può essere pignorata solo nel caso in cui questa sia più alta del minimo vitale. Il motivo è molto semplice: nessun debito può e deve schiacciare la dignità della persona. È fondamentale che quest’ultima possa continuare ad avere a disposizione il denaro sufficiente per poter soddisfare quelli che sono i bisogni di prima necessità. Nel caso in cui la pensione sia superiore al minimo vitale stabilito, comunque, il pignoramento non può essere superiore ad un quinto della somma totale. L’ente creditore che deve riscuotere il denaro, notifica sia al debitore che all’Inps il pignoramento. Quest’ultimo, poi, si occuperà di trattenere, ogni mese, la somma pignorata lasciando al pensionato la restante parte.

Quali sono i casi in cui non avviene il pignoramento della pensione?

Alla domanda su come evitare il pignoramento della pensione (vedi qui: https://www.legge3.it/come-evitare-il-pignoramento-della-pensione/), quindi, il punto chiave è il minimo vitale che, nel 2021, è stato fissato a 690€ circa. È tenendo conto di questo fattore che è facilmente deducibile che la pensione sociale rientra tra quelle che non è possibile pignorare. Perché? La pensione sociale rappresenta un piccolo contributo che lo Stato riconosce a tutte quelle persone le quali, negli anni, non hanno accumulato i contributi necessari. Viene percepita dai più poveri o, comunque, da chiunque si trovi in una situazione di difficoltà economica. Essendo, quindi, già molto bassa, essa non potrà essere soggetta a pignoramento. Lo stesso vale per la pensione di invalidità. Anche in questo caso, infatti, la pensione rappresenta un sussidio assistenziale e, per tale motivo, non può essere pignorata.

Ricapitolando: come evitare di farsi pignorare la pensione?

La risposta a questa domanda potrebbe sembrare banale e alquanto scontata, ma non lo è. Avere la giusta consapevolezza di quello che si fa nella vita è fondamentale. Iniziare un finanziamento solo se si è sicuri di portar a compimento l’impegno preso è sicuramente la scelta più saggia che si possa prendere per essere sicuri di non dover, un giorno, fare i conti con il pignoramento della propria pensione.

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