Marroni della Val di Susa

Val di Susa, piatti tipici

La Val è una valle che si trova nell’area della Città Metropolitana di Torino, in Piemonte, situata tra le Alpi Graie nel a nord e le Alpi Cozie a sud. È una delle valli più lunghe delle Alpi italiane. Si estende per oltre 50 chilometri in direzione est-ovest dal confine francese alla periferia di Torino. La valle prende il nome dalla città di Susa che si trova nella valle. La Dora Riparia, affluente del Po, scorre nella valle.

La Valle di Susa è stata un punto centrale di collegamento tra l’Italia e la Francia, attraverso i passi del Monginevro e del Moncenisio.

Il periodo medievale confermò il suo ruolo di protagonista europeo per mercanti, eserciti, aristocratici, uomini di Chiesa e pellegrini che intendevano raggiungere Roma, epicentro della cristianità, o Santiago de Compostela, l’antica meta religiosa.

Cosa sapere e vedere visitando Moncenisio e dintorni

A partire dall’Alto Medioevo, il Passo del Moncenisio divenne uno dei centri nevralgici con il primo arrivo in Italia di Carlo Magno nel 773 per la battaglia delle Chiuse contro i Longobardi.

L’intenso flusso di persone lungo la Via Francigena generò un continuo scambio di saperi, lingue e religioni: furono costruiti monasteri di fama internazionale, luoghi di culto, cappelle, borghi, locande e alberghi, castelli fortificati, rocche e palazzi.

Percorrere la Via Francigena in Val di Susa significa un viaggio alla scoperta di arte, natura e cultura, dove anche la cucina, i prodotti tipici di stagione, le feste e le fiere di antica tradizione sono ancora espressione viva dell’identità del territorio .

È attraverso questo panorama vario e autentico che il percorso si snoda per oltre 170 km con due varianti storiche, partendo dal Moncenisio e dal Monginevro verso il fondovalle e proseguendo verso Torino.

In quest’area infatti ci sono delle eccellenze che posso essere assaggiate, vediamo da vicino quali sono i piatti tipici da gustare quando siamo in zona.

Piatti tipici della Val di Susa

Prosciutto crudo dell’alta Val Susa: si tratta dell’ unico prosciutto crudo stagionato prodotto nella regione Piemonte. Il processo di salagione si realizza a secco per due settimane. Successivamente c’è un giorno di di asciugatura ed una pressatura con un peso di circa 3 Kg per 3-4 giorni. Il prosciutto viene poi fatto riposare per 100 giorni a 3-5°C, con un rivoltamento al giorno. Dopo il riposo si esegue un lavaggio e si stuccano le cuciture con la sugna.

Per ottenere la stagionatura il prosciutto viene fatto riposare per 15-16 mesi con un rivoltamento alla settimana.

Marroni della Val di Susa

Marroni della Val di Susa: indicano i frutti , grossi di forma quadrangolare, raccolti da 5 ecotipi locali indicati con il nome del comune di provenienza.

Canestrelli : si tratta di dolci il cui nome proviene dai tipici recipienti di vimini intrecciati, detti canestri, nei quali si ponevano i dolci dopo la cottura.

Sono realizzati con uova, zucchero, burro, farina, scorza di limone, vino bianco, vanillina e lievito. Dall’impasto, diviso in pezzetti, vengono modellate tante palline che successivamente vengono schiacciate tra due lastre di ferro o ghisa, poste all’estremità di una lunga pinza e cotte direttamente sul fuoco.

Ci sono due tipi di canestrelli: i bianchi ed i neri, entrambi sono fatti con farina, uova, zucchero, scorze di arance e limoni, ma nei bianchi si aggiungono lievito e vanillina e per i neri succo di arance e limoni, cacao in polvere dolce ed amaro, marsala, olio e sale. Il gusto è leggermente diverso, ma vengono apprezzati entrambi.

Vini: la Val di Susa è un consorzio DOC che produce principalmente vini rossi, ma anche bianchi. Nei rossi troviamo il Grisa Neira e Rous, Dolcetto, Neretta Cuneese e Freisa.. Il Baratuciàt è un vitigno che produce vino bianco molto amato dai frequentatori della zAnche la produzione di olio d’oliva gioca un ruolo importante.

Tav in val di Susa, pro e contro Previous post Tav in val di Susa, pro e contro
Ogni metropoli ha la sua mappa dei quartieri malfamati: ecco quelli di Londra Next post Ogni metropoli ha la sua mappa dei quartieri malfamati: ecco quelli di Londra